Drag Decò

Panterona leather, Mr. Gaga, angelico Carramba Boy. Etichette come abiti di scena. Sono mille e più le anime artistiche di Daniele Quistelli, alias Daniel DeCò, vera rivelazione del talent Forte Forte Forte di Raffaella Carrà, prima drag singer in assoluto ad approdare su Raiuno e conquistare un pubblico trasversale raccontando con massima naturalezza il suo matrimonio (simbolico) con un uomo e una serena convivenza con la suocera. Daniele, in arte Daniel DeCò, è una camaleontica creatura “allevata” proprio dalla Raffa che una quindicina di anni fa gli faceva muovere i primi passi in Rai come serafico boy in Carramba! Lo abbiamo intervistato in un momento di pausa dopo la messa in onda della quarta puntata.

Come stai vivendo quest’esperienza a Forte Forte Forte?
Se mi chiedessi se me la sto godendo, ti direi di no. Durante la puntata sono sempre sul chi va là, cerco di stare attento e di fare le cose nel miglior modo possibile. Di carattere sono emotivo, me la godrò quando riguarderò il tutto, sicuramente sarà più bello.

Sono passati quasi quindici anni dalla tua partecipazione a Carramba che fortuna! Mi fai un confronto tra il Daniele di allora e Daniel?
Il Daniele di allora era un ragazzo un po’ inconsapevole. Però da una parte era pure meglio, perché è la sensazione della gioventù, affronti le cose in maniera più spensierata e anche un po’ azzardata. Adesso sono più preoccupato per quello che devo fare. Adesso sono sicuramente più attento e più preparato, riesco a muovermi meglio.

Tu hai fatto anche fotoromanzi, vero?
Li faccio ancora. Mi diverte tantissimo. Sono già cinque o sei anni che lavoro come protagonista dei fotoromanzi di Grand Hotel. Sono stato la prima drag queen, come Daniel DeCò, a partecipare a un fotoromanzo uscito qualche mese fa. Parla di un ragazzo giovane che faceva parte di un gruppo musicale, ha un lavoro in una fabbrica che non va bene, è sposato. Ricontatta i compagni e si propone come cantante in drag. La moglie e il figlio scoprono tutto andando a vedere lo spettacolo ma finisce a tarallucci e vino. È una storia divertente.

Al cinema sei apparso nella commedia Ti stimo fratello di Paolo Uzzi e Giovanni Vernia…
È stata una bellissima esperienza. Avevo già lavorato come Daniele in Sogno di una notte di mezza estate di Michael Hoffman. Sono tornato a lavorare in drag in questo film, mi sono divertito da matti. Diego Abatantuono è un grandissimo attore, simpatico e molto umile.

Com’è nata Daniel DeCò? Il nome l’ha proposto una tua amica, vero?
Sì, una deejay del Gay Village dove lavoro d’estate. Siamo molto amici. Una sera mi consigliò di lavorare come drag queen e di cantare. Il nome mi è subito piaciuto: qualcosa di elegante, non troppo trasgressivo.

Come studi il tuo look?
I vestiti sono realizzati dalle sarte della Rai. Scegliamo insieme gli abiti per trovare lo stile adatto. Mi piace molto il fatto che lo decidiamo insieme.

Che cosa ti piacerebbe fare in futuro? Quale programma ti piacerebbe condurre?
Il mio sogno è un traguardo alto: una versione italiana di RuPaul’s Drag Race, una sfida tra drag queen. Potrebbe intitolarsi Daniel DeCò’s Drag Race. Sarebbe molto divertente. Così il pubblico potrebbe conoscere meglio la cultura delle drag.

Raccontami la storia d’amore con tuo marito Manuel…
Stiamo insieme da quasi otto anni. Lavoravamo già insieme in una piccola scuola di musica ma non è stato un colpo di fulmine, l’innamoramento è venuto col tempo. Ci siamo sposati al Gay Village con una cerimonia simbolica.

Potresti diventare un vero testimonial per le nozze gay!
Per me la tv è il mezzo di comunicazione più potente, più del web.
Non so se sono un testimonial di questo, la mia storia l’ho raccontata con naturalezza e non mi aspettavo di ricevere tanto affetto e tanti complimenti dal pubblico. Mi aspettavo che mi dicessero di tutto, sono rimasto molto stupito.

Com’è la convivenza con la suocera, di solito non facile nelle coppie etero?
Con le coppie gay forse è diverso, io sto benissimo con mia suocera Anna. Oggi mi ha fatto un pranzo favoloso, mi ha cucinato di tutto, è stupenda!

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