Parrucchieri nati

“Hair – Sfida all’ultimo taglio”, il talent per parrucchieri condotto da Costantino della Gherardesca è incominciato il 29 marzo scorso su Real Time. Abbiamo intervistato il conduttore.

Com’è nata l’idea di Hair – Sfida all’ultimo taglio?

È un programma della bbc. Da tempo volevo lavorare con Real Time, di cui sono telespettatore entusiasta. Specialmente dei programmi sulla medicina, l’obesità e l’anoressia. Finalmente ci sono riuscito e abbiamo messo in piedi un talent lisergico che sostanzialmente prende per il culo gli altri talent.

Quanto vi ha ispirato Almodóvar nel creare l’atmosfera camp del talent?
In realtà c’è più Fassbinder, specialmente quando parlo con Poupette, una bambola frutto della mia schizofrenia con cui ho una relazione nei primi del Novecento.

Come ti trovi coi tuoi compagni giudici Charity Cheah e Adalberto Vanoni?
Sono entrambi dei grandissimi professionisti. Era necessario avere due esperti qualificati e spietati per far sì che il programma avesse una sua credibilità nonostante la chiave comica e lisergica.

Qual è l’anima delle tre sfide di ogni puntata, quella creativa, la tecnica e infine la prova show?
Nella prima i concorrenti devono realizzare un’acconciatura tipica, come, ad esempio, le onde o uno chignon. Nella seconda bisogna tagliare i capelli, a volte su bambole, altre su esseri viventi. La prova show è lo sbrocco finale. Devono fare un’acconciatura da sfilata di alta moda piuttosto estrema, utilizzando extensions, colori e oggetti. Come John Galliano per Dior anni fa, per intenderci.

In base a quali criteri avete selezionato i concorrenti?
I capelli, per i concorrenti aspiranti parrucchieri, devono essere un’ossessione. Uno di loro per esempio fa l’avvocato, e pettina in segreto la notte. Per tutti loro i capelli devono scatenare dei sentimenti fuori dal comune. Il vincitore dovrà essere creativo, e in qualche modo completamente fuori dall’ordinario. La follia, d’altronde, è la sorgente della vera moda. Come quella di Yves Saint Laurent, Claude Montana o John Galliano dopo di loro.

Che cosa pensi del luogo comune sui parrucchieri che sarebbero tutti gay e vistosamente effeminati?
Non penso che sia vero. Noi abbiamo nel cast certi aspiranti parrucchieri, di cui uno in particolare, che sono più virili dei signori che lavorano sulle piattaforme petrolifere.

Cosa leggi dal coiffeur?
I parrucchieri chic, come Stefano Saccani a Parma, non hanno riviste in giro per i loro saloni. I clienti potrebbero essere confusi da troppe immagini di zoccole ed editoriali di finocchie di destra. Solitamente nei saloni all’avanguardia ci sono solo libri e iPad. Io adoro il sito di Al Jazeera.

Qual è il tuo giudizio sulle tinte maschili?
Sono favorevole alle tinte per sfrenare l’indole freak, quindi se un ragazzo si tinge i capelli di rosa o verde posso solo apprezzare. Se invece un uomo si tinge i capelli per sembrare più giovane potrebbe suscitare un velo di melanconia. Io sto imparando ad accettare il bianco nella mia barba, anche se non lo amo particolarmente.

Ti piacciono gli accessori per le acconciature femminili, ultimamente molto in voga?
Il turbante mi è sempre piaciuto. Anche i fiocchi possono essere fighi addosso a una donna abbastanza cattiva da poterseli permettere. I cappelli di Stephen Jones sono bellissimi e spesso mi rattristo quando mi accorgo che pochissima gente li indossa in giro per strada.

Che ci dici della tendenza undercut, la cresta punk ‘allargata’ con rasatura laterale che ha per esempio sfoggiato Scarlett Johansson agli ultimi Oscar?
Andava di moda verso la fine degli anni ’80. A un certo punto ce l’avevo anch’io da ragazzino. Lo portavano molto i musicisti dei gruppi elettronici, come i Nitzer Ebb.

Meglio il caschetto geometricamente impeccabile di Rei Kawakubo o l’immortale golden della Carrà?
Preferisco il caschetto di Rei. Su di lei è molto moderno, ma può anche evocare un’atmosfera Belle Époque se la donna si veste in modo sexy.

Quale vip italiano e quale star internazionale si pettina meglio, secondo te?
Chiara Galeazzi che presenta i documentari di Vice su Sky TG24 è pettinata bene. Charlotte Gainsbourg, Jennifer Connelly e suo marito, quel figo di Paul Bettany, si pettinano abbastanza bene. Su una donna preferisco quasi sempre i capelli naturali, lunghi, lisci e con una riga laterale. Anche su un uomo così non stanno male.

Quali ospiti possiamo immaginarci a Hair? Tabatha Coffey di Tabatha Mani di forbice che era in palinsesto proprio su Real Time oppure l’adorata Angelina di Pechino Express?
La mia amica Angelina sicuramente farà un cameo. Ci saranno ospiti di tutte le categorie, di più non posso svelare.

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