Fumetti, ancora timidezza sugli omosessuali

A dispetto del proliferare di pellicole di successo tratte dai fumetti di supereroi, la quantità dei lettori si mantiene sostanzialmente invariata. Rimangono confinati tra le pagine dei fumetti anche i contenuti ritenuti “problematici”, come l’omosessualità di alcuni personaggi che affollano le storie di quelle che dal grande pubblico sono considerate nulla più che icone pop: da Superman a Spider-Man, dagli Avengers a Batman. Nella recente trilogia dei film dedicati all’uomo pipistrello non si è fatta menzione, ad esempio, del lesbismo di due poliziotte che da tempo hanno invece fatto coming out nei fumetti e hanno sempre più importanza negli albi DC Comics. Come Maggie Sawyer, capitano della polizia di Metropolis o come Renee Montoya, detective di origini portoricane del dipartimento di polizia di Gotham.

Nella collana da edicola Gotham Central (mensile arrivato al numero 6, di Ed Brubaker, Greg Rucka, Michael Lark, RW Lion, 96 pp in b/n, 3,30 euro cad.), viene pubblicata in questi primi mesi del 2015 la versione “popolare” di una serie di volumi a colori da libreria apparsi in Italia negli anni scorsi e strutturati come le stagioni di un telefilm poliziesco. Il primo ciclo di avventure è incentrato sul complotto che il temibile Due Facce, innamorato follemente di Maggie, organizza ai danni di Montoya: prima per screditarla, pubblicando le foto di un bacio con la sua compagna Dee e facendole di fatto un outing non troppo gradito; poi facendo in modo di attribuirle alcuni omicidi di criminali, causandone l’arresto e il ritiro del distintivo. Ci penserà poi Batman a risolvere la situazione. In realtà le gesta del Crociato Incappucciato sono volutamente lasciate ai margini del racconto, risultando per contrasto ancora più mitologiche rispetto agli albi dove è protagonista. In Gotham Central viene piuttosto raccontata, con toni spiccatamente realistici, la fatica della polizia nell’arginare la guerra fratricida tra i freak di Gotham contro Batman, e le relazioni interpersonali che s’intrecciano tra i detective del dipartimento.

Segnalo poi l’uscita di un curioso volume realizzato da un trio di autori francesi, La Grande Odalisca (Bao Publishing, 112 pp a colori, 18 euro), ispirato al manga e anime giapponese Occhi di Gatto riletto in chiave parodistica. Carole e Alex sono due sexy ladre di opere d’arte che accettano di rubare dal Louvre nientemeno che La Grande Odalisca di Ingres. Ma serve l’aiuto di una terza compagna, l’abile motociclista lesbica Sam, e la dotazione di armi e accessori più sofisticati. Gran parte del racconto è dedicato alle scene d’azione, spesso alle prese con alterchi maliziosi e camp che sembrano uscire da un film di Russ Meyer.

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