Nudi in hotel

Erroneamente considerata come una perversione, quella nudista è una vera e propria filosofia di vita. La distinzione tra nudismo e naturismo è d’obbligo: se con il primo assistiamo alla semplice pratica dello stare senza vestiti (in contesti per lo più balneari e slegati dal resto della quotidianità) con la seconda definizione entriamo invece in un territorio decisamente più complesso, dove alla semplice nudità, considerata né offensiva né degradante, sia per se stessi che per gli altri, si aggiunge il rispetto per la natura, per gli animali e il desiderio di una vita sana e libera da filtri; l’atto nudista è dunque la naturale conseguenza di questo pensiero.
In Italia, pare che il naturismo sia praticato fin dagli anni cinquanta, ma solo nel 1964 viene fondata l’U.N.I. ovvero l’Unione Naturisti Italiani, cui seguono: nel 1966, l’A.N.ITA. (Associazione Naturista Italiana) e nel 1972 la Federazione Naturista Italiana.
Nell’ambito gay, il nudismo è spesso associato alla promiscuità, e le spiagge nudiste si rivelano anche luoghi di battuage. Ma non è una regola.

Mettiamo che stare nudi in mezzo ad altri corpi nudi vi stuzzichi, ma l’idea di rimanere con il culo sulla sabbia in una spiaggia sperduta invece proprio non vi vada a genio: amanti della comodità e delle sistemazioni iper stellate, la soluzione per voi c’è. Sul sito www.gaywelcome.com la lista degli hotel dove poter stare “comodi” è pressoché inesauribile. Si può rimanere in Italia, optare per altre mete europee o spostarsi più lontano. Le fasce di prezzo sono molteplici. Ci sono strutture con un numero ridottissimo di stanze e altre invece più spaziose. Una buona parte degli alberghi ha clientela unicamente omosessuale; altri sono friendly e aperti a tutti. Le zone dove è consentita la nudità variano: generalmente ammessa quasi ovunque, la piscina resta l’unico luogo in cui potrebbero esserci delle restrizioni; se vi piace dunque l’idea di un ammollo in completa libertà, verificatene la fattibilità sul sito dell’hotel (in caso negativo non prendetevela, e approfittatene per sfoggiare quel costoso costume da bagno abbandonato da tempo nelle più remote profondità di dimenticati cassetti).
In termini di guide (cartacee) esiste un vademecum tutto italiano, uscito nel 2013. Si tratta della Guida Naturistica Italiana, edita da Sylvia e curata da Carlo Alberto Castellani. Ogni regione viene analizzata nel dettaglio, portando alla luce campeggi, spiagge e bed & breakfast per nudisti/naturisti. Curioso scoprire che solo il Molise e la Val D’Aosta non offrano alcuna opportunità agli amanti del nudo.

I più famosi siti internet di vacanze e viaggi hanno ormai sezioni specifiche dedicate all’argomento; togliersi il costume non è ovunque possibile e il sito www.italianaturista.it elenca solo cinque località autorizzate (in Italia) dove andare a passeggiare tranquillamente anche con addosso soltanto un paio di occhiali da sole. In provincia di Livorno ne abbiamo due: Nido dell’Aquila a pochi km da San Vincenzo, nel parco naturale di Rimigliano (500 metri di sabbia con bar e servizi igienici adiacenti) e poi la spiaggia degli Acquarilli, Isola d’Elba. In abruzzo c’è un’altra zona autorizzata dal 2014 alla pratica (su richiesta dell’A.N.AB, l’Associazione Naturista Abruzzese) a Torino di Sangro, contrada Lagodragoni (CH). Dal 2000 anche a Ostia, all’interno della Riserva Naturale di Castel Porziano, esiste un tratto di 250 metri dove è possibile recarsi, già frequentato da nudisti fin dagli anni Settanta: l’oasi naturista di Capocotta è attrezzata e molto frequentata, soprattutto in alta stagione. Pareti di roccia, acqua cristallina e sabbia grossa sono invece gli ingredienti che rendono la spiaggia del Troncone (SA) la meta ideale per gli amanti della natura incontaminata desiderosi di uno spazio più riparato.
Per chi fosse alla ricerca di una vacanza meno naturista e ben più erotica, esistono posti come il Basement Studio a Gran Canaria, dove si mescola il nudismo al cruising gay. In alternativa si possono indossare anche jockstrap o costumi da bagno. I bungalow sono tutti dotati di sling e televisione satellitare con canali porno. Negli spazi comuni si possono trovare gloryhole e tavoli disegnati appositamente per il sesso; ça va sans dire che la struttura ha anche una piscina, cocktail bar e ristorante. Nel caso qualcuno se lo domandasse: sì, è ottimamente recensita pure su TripAdvisor.

Non sono poi così assoluti i termini che spingono un uomo a praticare nudismo. Da sempre ci copriamo per proteggerci e anche per identificarci: attraverso gli abiti, gli accessori, ma anche i piercing e i tatuaggi. Il gusto e il desiderio di uniformarsi a un gruppo o, al contrario, di distinguersi, vengono espressi attraverso lo stile. Rifiutare qualsiasi tipo di copertura rappresenta quella trasgressione sociale capace di azzerare le differenze e di riportare al Paleolitico del corpo, dove senza troppi fronzoli e sovrastrutture, sembri esattamente quello che sei…

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