Lo studente modello

Di giorno è uno studente modello, di notte è un sexy modello a caccia di click. Ecco che cosa ci ha raccontato Daniele.

Parlaci un po’ di te.

Mi chiamo Daniele, ho 24 anni e mi sono trasferito a Milano da 4 anni dove studio Lettere. Vivo con amici nei pressi di piazzale Crocetta e sono appassionato di arte, cinema e amo i party e la vita notturna. Da 2 anni conduco una doppia vita… da un lato studente, dall’altro sexy modello di webcam.

Come hai iniziato?

Per gioco… essendo esibizionista come molti dei ragazzi della mia età, ho iniziato a mostrarmi in webcam sul sito che forse tutti conoscono Cam4.it. Un po’ per sfida, o forse perchè spinto dagli utenti del sito ho cominciato a giocare con i tips, le mance virtuali che gli utenti possono inviare a chi si mostra in base al gradimento di quello che vedono. Dal gioco sono passato gradualmente a un’attività regolare: almeno 4 giorni a settimana mi collego con la mia webcam e inizia lo show che dura dalle 2 alle 6 ore, dipende dalla voglia e da come va la serata.

Non hai paura di essere riconosciuto?

Faccio attenzione a non mostrarmi in volto. Indosso delle maschere e cerco di camuffare l’ambiente. Anche se esiste la possibilità di bloccare gli utenti della nazione da cui trasmetti, io non la utilizzo perchè mi sento abbastanza tranquillo. Nessuno sa di questa mia attività, a parte il mio ragazzo.

E il tuo ragazzo come ha preso la cosa?

A lui non ho detto niente per mesi. Non vivendo nella mia stessa città riuscivo a tenerlo nascosto. Una sera ne abbiamo parlato e lui è rimasto a dir poco sorpreso ma gli ho spiegato le mie ragioni e alla fine ha capito che non c’è niente di male. Ora la cosa lo diverte e a volte passa anche a salutarmi mentre trasmetto in webcam.

C’è un momento della giornata in cui trasmetti di più?

C’è da premettere che è sempre meglio avere degli orari fissi. Ti spiego: gli utenti sono abitudinari, si affezionano, si connettono sempre agli stessi orari e si aspettano di trovarti online. Io mi connetto durante il pomeriggio oppure di notte. È la notte comunque il momento che funziona meglio per me. Parlando l’inglese attraggo il pubblico americano che è molto più generoso di quello italiano. Loro tra l’altro amano i ragazzi mediterranei come me.

Possiamo dire che per te questo è un lavoro? Quanto riesci a guadagnare?

No, per me non è un lavoro. Ci sono molti cam boys professionisti negli usa e in Sudamerica, e anche se in Europa le cose iniziano a muoversi, vedo che ci sono pochi ragazzi che ne hanno fatto un lavoro vero. Ci sono performers molto famosi che incassano migliaia di dollari al mese. Ho conosciuto ragazzi che hanno lasciato il proprio lavoro per diventare cam boys a tempo pieno. Per me è più che altro un gioco. Amo il mio corpo e mi eccita avere una vita segreta di notte, di cui nessuno si immagina nulla. In più quello che guadagno mi fa comodo. Con poche ore a notte posso arrivare a un migliaio di euro al mese senza fare nulla di eccezionale.

Sono soldini…

Non posso negare che mi facciano comodo. Poi come ti dicevo sono molto esibizionista. Sapere che qualcuno dall’altra parte del mondo si sta masturbando guardandomi ripaga tutti gli sforzi che faccio per mantenermi in forma.

Ma come funziona esattamente? Sembra complicato.

È molto semplice. Sul sito Cam4 basta registrarsi gratuitamente per iniziare a trasmettere. Se sei sexy e ti mostri simpatico, in pochi minuti la tua room si riempie di utenti e il gioco inizia. Puoi essere tu a chiedere una mancia per toglierti la maglietta, oppure lasciare che le richieste arrivino dagli utenti più eccitati. Dipende tutto da te. Se non ti diverti e mostri di essere lì solo per soldi, puoi stare certo che otterrai il risultato opposto.

Cosa cercano gli utenti?

Compagnia e intrattenimento. Come ti dicevo, molti sono affezionati ed è importante dargli una novità perchè ritornino sempre da te, come intimo nuovo o nuovi accessori per rendere il gioco più intrigante. Ci sono anche gli show privati, per cui se piaci tanto a qualcuno, questo può chiederti di andare in videochat privata dove l’interazione è personale e diretta.

Come mai hai deciso di non dire a nessuno di questa tua attività?

Non sono sicuro che i miei amici capirebbero. Ci sono troppi pregiudizi e troppa ipocrisia in Italia. Pochissimi sono i ragazzi italiani che si mostrano in volto. Ci vuole coraggio, e siccome non è il lavoro della mia vita, preferisco prenderlo come un’avventura e lasciare tutto in segreto. È un’esperienza personale che condivido solo con chi mi segue.

Cosa pensi di fare invece in futuro?

Sinceramente ancora non so bene cosa, ma credo di essere un tipo creativo e vorrei sfruttare questo mio talento. Spero di entrare in qalche redazione importante e cominciare a scrivere. È una cosa che mi appassione e che vorrei approfondire.

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